Nuova vita ai fari demaniali presto trasformati in lussuosi resort

Nuova vita ai fari demaniali presto trasformati in lussuosi resort

Nuova vita ai fari demaniali come da progetto per la riqualificazione dei beni del demanio già avviato da ottobre 2017 e vicino alla fase di conclusione definitiva.

Attualmente sono stati scelti dal Demanio 5 progetti ai quali dare la concessione per 50 anni, ma a luglio è previsto un nuovo bando per l’assegnazione di fari e affini e da settembre partiranno nuovi bandi riguardo il progetto “Cammini e Percorsi atti a riqualificare beni demaniali situati su percorsi ciclo-pedonali e itinerari storico-religiosi.

Fino ad ora con il progetto nuova vita ai fari demaniali i siti assegnati sono 29. La stima dell’incasso statale è di circa 760mila euro l’anno per un totale di investimenti pari a 17 milioni di euro.

Anche la Difesa si sta muovendo su un programma analogo e attualmente sta valutando le offerte arrivate per riqualificare otto fari: Porto Santo Stefano e Punta Lividonia in Toscana, Faro di Punta Stilo, Faro di Punta Alice e Faro di Capo Rizzuto in Calabria, faro Dromo Caderini, Punta Marsala, Faro di Capo d’Orlando e Faro di Punta Omo Morto in Sicilia.

Ecco come sono stati aggiudicati i 5 progetti dell’ultimo bando demaniale:

  • Isola di San Secondo nella Laguna di Venezia, andata in concessione a New Fari. Il progetto è di rendere l’isola spazio turistico culturale dove la costruzione già presente e il parco verranno trasformati in guest-house e spazio per eventi.
  • Torre Cupo a Corigliano Calabro, assegnata a Movida Beach che ne farà un ristorante gourmet con annessa scuola di cucina.
  • Torre Monte Pucci di Peschici (FG), in concessione alla Peschici SRL unipersonale, verrà adibita in luogo dedicato alla cultura, all’arte e al commercio sostenibile.
  • Faro del Colle di Ancona sarà trasformato in ristorante gourmet
  • Faro di Capo Santa Croce diventerà una Luxury Lighthouse Art Restor.

Ancora non sono stati assegnati Ca’ Roman nella Laguna di Venezia, Faro Semaforo Nuovo a Camogli, Faro di Riposto a Catania e la Torre Ayala a Taranto in quanto si tratta di strutture che non incontrano molto interesse per la trasformazione in progetti remunerativi.

Al fine di dar nuova vita ai fari demaniali è allo studio un metodo di finanziamento da inserire nel bando per rendere più appetibili tali siti “difficili”.

Fonte Il Sole 24 Ore